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Immagine del redattoreRaffaella Maggi

Valutazione soggettiva e oggettiva di cavalli zoppi e non, alla corda, in linea retta e montati.

Aggiornamento: 7 dic 2021

Tradotto da: "What can we learn from visual and objective assessment of non-lame and lame horses in straight lines, on the lunge and ridden?" L. Greve,S. Dyson (2018)


La visita ortopedica del cavallo deve includere:

  • valutazione del soggetto a riposo nel box

  • valutazione a mano (passo e trotto) con test di flessione degli arti

  • esame alla corda (passo, trotto, galoppo e transizioni sia a mano destra che a mano sinistra)

  • valutazione del cavallo montato (a meno che non sia presente un grado di zoppia elevato)

Quando il cavallo gira alla corda è osservabile un certo grado di asimmetria nell'andatura degli arti posteriori che mima una zoppia posteriore. Alla corda il cavallo dovrebbe inclinarsi nel circolo a seconda del raggio, della velocità e del livello di allenamento. In un soggetto sano a mano destra in circolo il peso sui posteriori si trova sull'arto posteriore sinistro. Una diminuzione del raggio richiede una maggiore inclinazione laterale (rotazione del corpo rispetto all'asse verticale) e un maggior sforzo muscolo-scheletrico per creare l'inclinazione stessa.

Un cavallo montato deve idealmente lavorare sull'imboccatura, ossia con il collo più o meno sollevato e arcuato a seconda del livello di addestramento, di estensione/riunione dell'andatura, accettando l'imboccatura con un leggero e costante contatto. La testa deve rimanere in una posizione fissa, come regola, leggermente avanti alla verticale, senza resistere al cavaliere.

Il cavallo deve inoltre flettere ed estendere, nonchè ruotare la colonna vertebrale toraco-lombare senza alcuna tensione (spasmo) della muscolatura epiassiale.

Il cavallo deve inoltre essere volenteroso nell'avanzare, ingaggiando energicamente i posteriori, producendo forze propulsive grazie alla flessione dell'articolazione lombosacrale.

E' stato osservato che alcuni cavalli mostrano una piccola asimmetria (sinistra vs destra) (fino a 1,8 cm) del movimento dorsoventrale della tuberosità coxale in linea retta, senza segni di alterazione dell'andatura legati a dolore muscolo-scheletrico, nè alla mano, nè alla corda o montati. Se l'asimmetria non è dovuta al dolore, difficilmente migliorerà a seguito delle analgesia diagnostiche.

DEFINIZIONE DI ZOPPIA: Segno clinico, manifestazione di dolore o alterazione meccanica, che esita in un'anomalia dell'andatura.

Nel cavallo alla corda in caso di zoppia dell'arto posteriore unilaterale, quando l'arto zoppo è all'esterno, il cavallo può sembrare simmetrico a causa dell'asimmetria naturalmente generata dal circolo, che quindi elimina la zoppia. La zoppia può essere invece accentuata quando il posteriore zoppo è interno al circolo, con o senza colpo di testa associato.

La zoppia può esitare in una riduzione dell'estensione dell'articolazione metacarpo/tarso-falangea (nodello) proporzionale alla diminuzione della Ground Reaction Force (GRF) verticale nell'arto zoppo, oppure si ha un aumento dell'estensione del nodello a causa della compromissione dell'apparato sospensore del nodello stesso. Ciò è più facilmente osservabile a passo, piuttosto che al trotto, poichè a passo la fase d'appoggio dell'arto risulta essere relativamente più lunga.

Se un cavallo ha una zoppia degli arti anteriori o posteriori bilaterale e simmetrica, questa potrebbe manifestarsi solamente con un accorciamento del passo e rigidità.

L'esame di zoppia deve sempre includere l'osservazione del cavallo dal lato, da dietro e mentre si muove verso l'osservatore.

Esame dal lato: è più facile valutare l'ingaggio del posteriore, gli archi di sospensione e la loro altezza, lo strusciare un arto al suolo, il grado di estensione del nodello.

E' importante che anche il suono sia simmetrico, perchè potrebbe riflettere diversi gradi di GRF, anche se un'asimmetria nella conformazione degli zoccoli anteriori potrebbe comunque avere una sua influenza.

Strusciare un arto sul suolo: può essere dovuto a una minore flessione dell'arto zoppo oppure perchè la pelvi si "solleva" meno dopo la spinta da parte dell'arto zoppo. Questo atteggiamento non si risolve sempre dopo l'analgesia diagnostica, probabilmente per alterazioni nei feedback neurali e perdita della stabilità dell'andatura.

Esame da dietro: valutazione della simmetria dell'oscillazione dei posteriori. Un cavallo con atrofia unilaterale dei muscoli glutei potrebbe confondere l'interpretazione.

Cavalli con zoppia ai posteriori potrebbero camminare spostandosi da un lato in diagonale, di solito dal lato dell'arto meno zoppo o sano.

Soggetti affetti da desmopatia del legamento accessorio del tendine flessore profondo del dito nell'arto posteriore, potrebbero essere incapaci di caricare completamente sul tallone, oppure flettere in modo intermittente il nodello.

Osservazione del cavallo alla corda: La velocità e il raggio del circolo influiscono sulla simmetria del trotto.

Circoli troppo stretti e/o un trotto troppo sostenuto risultano in un movimento asimmetrico che mima una zoppia del posteriore interno al circolo.

Alcuni cavalli per compensare e adattarsi alla zoppia possono accentuare il grado di inclinazione del corpo a una mano piuttosto che all'altra.

Un cavallo con zoppia all'arto posteriore potrebbe rompere al canter anzichè aumentare la velocità del trotto.

Una zoppia ovvia è raramente osservabile al canter, questo perchè il canter è di per sè un'andatura asimmetrica, nella quale i posteriori vengono flessi in contemporanea e il movimento di flessione-estensione della colonna vertebrale, soprattutto dell'articolazione lombosacrale, contribuisce a cambiare la lunghezza del passo.

Il posizionamento ravvicinato spazio-temporale dei posteriori (il così detto "bunny hopping") al canter viene osservato in cavalli con zoppia posteriore, per minimizzare le forze verticali sull'arto zoppo e distribuire il carico su entrambi i posteriori.

Mantenere la groppa alta soprattutto nelle transizioni canter-trotto, trotto-passo, potrebbe essere indicativo di zoppia posteriore bilaterale per facilitare lo spostamento del peso cranialmente (verso gli arti anteriori).

VALUTAZIONE DEL CAVALLO MONTATO

Trotto: Le zoppie dei posteriori potrebbero non essere visibili o essere lievi quando il cavallo viene valutato alla mano o alla corda.

Nel trotto la zoppia del posteriore si accentua quando il cavaliere si siede sulla diagonale dell'arto zoppo.

A volte la zoppia è visibile solo in circoli di 10 metri, a mano destra o sinistra, per il peso del cavaliere e per l'aumento delle forze biomeccaniche in circolo. Alcuni cavalli tendono a rallentare il ritmo o aumentarlo. Determinate zoppie sono visibili solamente quando il cavallo è riunito, perchè ciò aumenta l'inclinazione della pelvi,, la flessione della colonna vetebrale a livello lombosacrale e l'angolazione degli arti posteriori.

Il trotto riunito ha una maggiore forza propulsiva rispetto al trotto di lavoro. Maggiore è il grado di riunione maggiore è lo spostamento dell'impulso verso gli arti posteriori.

Rispetto al passage e al trotto riunito, il piaffe ha un'inclinazione della pelvi ancora maggiore.

Canter: Zoppia di entrambi gli anteriori potrebbe manifestarsi solo come passi corti. Al canter il nodello trailing posteriore sostiene un carico maggiore rispetto a quello del posteriore leading.

Il canter viene iniziato dall'arto posteriore trailing che momentaneamente sostiene tutto il peso da solo. Questo spiega forse perchè alcuni cavalli sono riluttanti a effettuare cambi al volo oppure a mantenere il canter correttamente a una mano.

Sella: La tendenza della sella a scivolare sempre da un lato potrebbe riflettere una zoppia dell'arto posteriore, con la sella che scivola di solito dal lato dell'arto (più) zoppo, anche se a volte si può osservare il contrario.



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